Una donna chiamata Gerusalemme

Una donna chiamata Gerusalemme


Volevo radicarmi a te come un albero!
mentre lottavo con tutte le ferite
e baciarti, amore mio, come un guerriero
Tu che fai rinascere le rose appassite..

Volevo baciare ogni freccia e lama!
Sulle quali sono riflesse le tue labbra
che ogni uomo che ti ama brama
finché lotterà fino alla fine e cadrà;
Ma non finirà il tuo amore e la passione
che rimangono una cosa irrinunciabile e cara
perché per ogni cavaliere sono promessa di risurrezione
e zucchero che rende dolce ogni sconfitta amara

Tu preziosa, amata, inebriante  e contesa!
Una donna molto bella che assomiglia,
ad una battaglia in cui non si dichiara mai la resa
ed in cui il mondo.. l’amore ti bisbiglia

Però amare, amare, sussurrò la bell’amata:
è anche soffrire e non perdere la testa
attenti però che ogni anima immemore ed ingrata

non avrà posto nella mia grande foresta!

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