J’accuse del 13/02/14 Sull’amore del potere

J’accuse del 13/02/14 Sull’amore del potere

Il potere seduce, ma esso corrompe chi non ha la stoffa e l’etica per non chinarsi ai suoi richiami. Abbiamo oggi un mondo in crisi e dei politicanti in capace di farlo uscire dalle tenebre e dalle sofferenze in cui è arenato. Oggi, il Renzi si smentisce da solo e spara a zero sul governo Letta. Solo alcuni giorni fa diceva che la sua morale non si presta alle congiure e manovre democristiane.

Caro Renzi, vorrei sapere chi ti ha convinto a cambiare idea e a smentirti da solo. Certo, ti direi che è nel tuo diritto ambire a guidare un governo nazionale, ma non per via di congiure e di complotti ben studiati. Il Financial Time, oggi, ti ha squadrato bene: chi arriva al potere per mezzo delle congiure e delle prepotenze, ne uscirà fuori allo stesso modo. Ci siamo scordati della notte dei lunghi coltelli che ha permesso a Hitler di eliminare i suoi rivali? Ce ne sono anche nelle democrazie, credimi caro segretario. Anzitutto il tuo compagno di partito Letta non è arrivato alla presidenza del consiglio dopo un palese voto elettorale, ma per le vie che conosciamo. Napoletano è il maestro di quest’opera, cosi come lo è stato per l’investitura dell’infausto e fallimentare governo Monti. Ora, avrei voluto che il principe insegnasse qualcosa a chi si accinge a conquistare il potere con l’arroganza e la mancanza di lealtà che caratterizza il partito democratico. Un partito che non sa darsi dei punti di riferimento fissi è un partito di ciarlatani e di arrivisti. Tutto si può pensare in questo contesto meno che l’interesse del paese e della povera gente che sta patendo per colpa di tutti i parassiti e i criminali che impediscono il progresso di questo paese. Vorrei finire con il pensiero di Platone: Il vero politico non ama il potere, ma vuole usarlo per fare il bene della sua società.  Quanti politici abbiamo oggigiorno in questo mondo
che operano per il bene delle loro società?  Siamo nelle mani di coloro che disprezzano il bene comune e speculano giorno e notte sui nostri averi e la nostra stessa vita.

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