J’accuse del 05/08/15 sulla lottizzazione della RAI e sulla partitocrazia in generale




Stamattina sfogliando i giornali,  m’imbatto in quasi tutti quelli che avevo scelto nel principale titolo che mette in risalto le manovre dei partiti per far eleggere i loro rappresentanti nel CdA di mamma RAI e nella solita fotografia del “Renzi Budha” con le mani giunte, e uno sguardo  profondo, quasi perso, assente in quella evidente introspezione. Egli  si domanderebbe se il suo governo e il suo programma politico rappresentano il nuovo, l’onesto, il giusto cammino per il paese Italia. O è una questione di propaganda e di sopravvivenza politica. Ahi! Si è giunti alla RAI ed essa rappresenta lo specchio e il racconto del paese Italia. E quale racconto e quale speranze daremo alla nostra gente e soprattutto ai nostri giovani che aspettano un lavoro e un futuro da costruire. La lottizzazione della Rai era e rimane un’operazione di vecchio regime, di quei partiti che osano ancora strumentalizzare l’informazione e falsificare la realtà del paese con dei racconti immaginari e mentonieri. E allora, lo sguardo è perso, così come quel trono  illusorio e chiacchierato su qui siede il governo Renzi. Mi ricordo di un tempo dove nessuno amava il principe Renzi, poi avvenne il miracolo e tutti da un giorno all’altro divennero Renziani…parlamentari, giornalisti, cronisti, imprenditori….Ma quel che mi sono a cuore sono i giornalisti e la libertà di pensiero, di critica e di stampa. Se la libertà d’informazione non è garantita, in questo paese, allora siamo davvero ritornati ai tempi di una volta, a quel metodo Boffo di cui l’ex cavaliere si è servito per azzittire chi lo criticava e chi sa domani qual metodo prevarrà ancora? La lottizzazione della Rai è un insulto alla libertà d’espressione e all’intelligenza di una grande nazione come l’Italia.

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