J’accuse del 13/02/15 sul primato della legalità costituzionale.




Una delle prime affermazioni del presidente della Repubblica Mattarella pone l’accento sul primato della Costituzione e delle leggi su ogni altra legge, pratica o consuetudine finora seguita nell'ordinamento della Repubblica. Tutti avevano previsto tale orientamento, dato che egli è un uomo di legge ha la fama d’essere stato coerente con tali propositi. Ora, proprio a causa della sua elezione al vertice della Repubblica italiana che il il patto del Nazzareno non c’è più. La maggioranza politica che c’è stata tra il PD e Forza Italia è andata in fumo. Ne consegue che se gli attori politici avessero un po’ di dignità politica si sarebbero dimessi e rimesso il mandato nelle mani del neo presidente. Invece non è così e assistiamo ogni giorno del signore alle scaramucce tra il PD e le diverse opposizioni. Il culmine di queste battaglie è stato ieri quando il PD ha decretato le cosiddette “sedute fiumi”per bloccare gli emendamenti e l’ostruzionismo e varare così le riforme costituzionali. Ma le riforme costituzionali si possono fare così? Con le tagliole e le sedute fiumi e soprattutto l’insopportabile arroganza di questo PD che si mette al disopra della legalità costituzionale. Se ci ricordiamo che questo parlamento è stato considerato illegittimo dalla Corte costituzionale, ci vengono i brividi. Non c’ più pudore e rispetto. Basta alle urne!  

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