J’Accuse sulla campagna elettorale permanente di Salvini- Eclisse dei cinque stelle


J’Accuse sulla campagna elettorale permanente di Salvini- Eclisse dei cinque stelle

 





Primo scontro nel governo sul censimento dei Rom. Magari verrà anche quello sugli ebrei e poi i mussulmani, poi gli africani... Sembra che Salvini è inarrestabile nella sua infuocata campagna elettorale. Egli rappresenta non solo un problema per i cinque stelle, sempre eclissati, volente o nolente, dalla sua capacità di comunicazione ma anche per la stessa democrazia italiana estranea al gioco delle ronde, dei comizi elettorali strumentali tipo PONTIDA, della campagna razzista e xenofoba verso le minoranze etniche e religiose presenti nel belpaese. Il suo partito sta crescendo a danno dei cinque stelle. E la cosa più grave è che finora Di Maio lo lascia fare. Sembra che i due si siano già messi d’accordo sul daffare e sulle nuove strategie del nuovo governo. Ma ciò che si desume man mano che passa il tempo è che i due personaggi ossia le due ideologie siano in realtà più affini di quanto si sia immaginato prima che venisse stipulato il contratto di governo. Basti pensare alle scelte in materia fiscale. Sono apparentemente opposte: mentre Salvini vuole dare ai ricchi, Di Maio vuole istituire il reddito di cittadinanza.  Benché le due scelte siano politicamente e fiscalmente incompatibili, i due personaggi non sembrano affatto urtati l’uno contro l’altro. L’unico discorso che vogliono passare al paese è che loro due sono la salvezza di questo paese.

A Questa palese contraddizione, si aggiungono le dichiarazioni sul censimento dei Rom. Sembra che il paese abbia un solo problema: gli stranieri, i profughi, i negri, ...Di fatto è Salvini il vero premier, è lui a dettare il gioco e le regole del gioco. Quando Di Maio si accorgerà, oramai sarà tardi. I sondaggi lo danno già per leader del primo partito in Italia. E direi con rammarico il partito degli esaltati e degli ignoranti.

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