J’Accuse del 22/08/2108 sulla vicenda dei profughi della Nave Diciotti


J’Accuse del 22/08/2108 sulla vicenda dei profughi della Nave Diciotti
 


Il mondo islamico ha celebrato ieri e celebra oggi la festa del Sacrificio
In questo santo giorno che attinge alla vicenda di Abrahamo, il quale volle per amore del signore immolare suo figlio. Dio lo mise alla prova chiedendogli tale sacrificio, ma l'Angelo Gabriele lo fermò all’ultimo istante. “ No, disse l’angelo, Dio ha messo alla prova la tua devozione ed ora per ringraziarti ti ha donato questo agnello, che dovresti immolare al posto di tuo figlio…” Insomma è una bella storia, piena di significati, di valori e di insegnamenti universali.
Oggi noi popoli del Mediterraneo, delle sacre scritture e Civiltà, assistiamo a tanto degrado e tanta inciviltà che regna nei nostri mari e sulle nostre lande (commercio degli schiavi, violenze d'ogni genere, sfruttamento, dittature... Abbiamo tralasciato questi stessi valori universali. Il sacrificio per il tuo prossimo, fatto ad immagine e somiglianza del nostro Dio. Oggi noi che viviamo questa sacra ricorrenza, credenti o laici, tanto si tratta di principi universali, come possiamo leggere la vicenda della Diciotti? Una nave carica di profughi respinti da tutti i paesi europei e persino dal paese della Santa Sede. Dov’è finita la coscienza civile di questi paesi opulenti? Nessuno vuole occuparsi di questa umanità smarrita, senza principi né ideali. Conta solo la parola “prima noi…”, per aizzare le masse impazzite e schernite dai loro stessi agitatori e detrattori.
Che cosa si può fare per questa gente in cerca di rifugi? Ce lo siamo mai chiesti in modo sincero? Possiamo aiutarli anche in maniere diverse, qui o da loro. Però se non abbiamo anche noi, l’amore e la fede che Abrahamo aveva per il Dio, noi non possiamo fare nulla o, in verità, crediamo di non poter riuscire a fare nulla, quando noi siamo i padroni del mondo e del nostro destino. E' semplicemente paradossale e antistorico.
Ad Abrahamo l’amore del Dio Universale e noi egoisti e cattivi il giudizio amaro della storia.   

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