J'Accuse del 13 ottobre 2018 Omaggio al Paese Riace e al suo
Sindaco: Domenico Lucano
Sindaco: Domenico Lucano
Seguirà domani la parte II del Video.
Volevo semplicemente un fiore
al paese Riace e alla sua magnifica gente.
al paese Riace e alla sua magnifica gente.
Riace è un comune italiano di 2.309 abitanti della città
metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria. Il comune è assurto agli onori
della cronaca per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca
greca, oggi noti come i Bronzi di Riace. Oggi è un’altra vicenda politico-sociale
che lo ha messo al centro della cronaca nazionale. Esso si è distinto per la
disponibilità e la solidarietà della gente verso chi sbarcava sulle coste calabresi
in cerca di un rifugio. Ma Riace come
afferma appunto Domenico Lucano, il suo Sindaco, non poteva tirarsi indietro
alla vista di questa gente che fuggiva dalle guerre e dalle calamità. Davanti
ai drammatici racconti dei profughi che avevano subito torture, violenze e
soprusi sia a casa loro che in Libia, noi non potevamo tirarci indietro.
Avremmo tradito la nostra cultura di popolo aperto e solidale e la stessa
nostra civiltà cristiano democratica.
Noi davanti al prossimo bisognoso che grida aiuto, non gridiamo alla “sostituzione
biologica”, come strumentalmente fa una parte politica aizzando il popolo
contro i più deboli e direi con le parole di Ezio Mauro” con l’odio e le fobie
dell’uomo bianco” ma tendiamo la mano. Riace, in questo contesto, sembra essere
“un’isola felice”, un modello d’integrazione e di accoglienza”, oggi visto con
tanto scherno e sospetto da chi governa il paese e da chi, avendo rilevato
degli eccessi di potere e degli errori di gestione di questo fenomeno, sta indagando
su eventuali reati commessi dal Lucano. Noi non entriamo in merito, come ho
ribadito nell’operato della nostra magistratura, ma ci auguriamo venga fatta
luce su tali accuse. A Riace va il mio omaggio personale: un fiore d’amore per
questo paese orgoglioso e resistente della bella Calabria. A Domenico Lucano la
nostra solidarietà, l’affetto e che venga fatta giustizia al più presto.
metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria. Il comune è assurto agli onori
della cronaca per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca
greca, oggi noti come i Bronzi di Riace. Oggi è un’altra vicenda politico-sociale
che lo ha messo al centro della cronaca nazionale. Esso si è distinto per la
disponibilità e la solidarietà della gente verso chi sbarcava sulle coste calabresi
in cerca di un rifugio. Ma Riace come
afferma appunto Domenico Lucano, il suo Sindaco, non poteva tirarsi indietro
alla vista di questa gente che fuggiva dalle guerre e dalle calamità. Davanti
ai drammatici racconti dei profughi che avevano subito torture, violenze e
soprusi sia a casa loro che in Libia, noi non potevamo tirarci indietro.
Avremmo tradito la nostra cultura di popolo aperto e solidale e la stessa
nostra civiltà cristiano democratica.
Noi davanti al prossimo bisognoso che grida aiuto, non gridiamo alla “sostituzione
biologica”, come strumentalmente fa una parte politica aizzando il popolo
contro i più deboli e direi con le parole di Ezio Mauro” con l’odio e le fobie
dell’uomo bianco” ma tendiamo la mano. Riace, in questo contesto, sembra essere
“un’isola felice”, un modello d’integrazione e di accoglienza”, oggi visto con
tanto scherno e sospetto da chi governa il paese e da chi, avendo rilevato
degli eccessi di potere e degli errori di gestione di questo fenomeno, sta indagando
su eventuali reati commessi dal Lucano. Noi non entriamo in merito, come ho
ribadito nell’operato della nostra magistratura, ma ci auguriamo venga fatta
luce su tali accuse. A Riace va il mio omaggio personale: un fiore d’amore per
questo paese orgoglioso e resistente della bella Calabria. A Domenico Lucano la
nostra solidarietà, l’affetto e che venga fatta giustizia al più presto.
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